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martedì 31 marzo 2009

Ancora Chiesa

E adesso il rutilante esercizio del commento revival, dalla sfumatura arguta alla constatazione triste. Avanti, c'è posto per tutti noi. 

Fiat

Una cinquecento da sei miliardi di dollari.

venerdì 27 marzo 2009

Saviano in tv

Dopo, quello che succede dopo, immagino sia la parte più difficile. I saluti, uscire dallo studio, l'automobile, che si mangia, dove, con chi. E riempire l'agenda di questo, di quello, di quell'altro ancora. Più giorni riempi, meglio è. Forse.

mercoledì 25 marzo 2009

Tempi duri per i bonus

È abbastanza chiaro che nessuno sa se il nuovo, rischioso piano di depurazione delle banche americane dai titoli avvelenati funzionerà. Sappiamo solo che per il suo ideatore, il giovane ministro del Tesoro Geithner, pupillo del presidente Obama è una sorta di triplo salto mortale. Una scommessa finale giocata tra Wall street e la fiducia dei cosiddetti “taxpayers”, cioè quei milioni di cittadini che pagano le tasse e che non vogliono buttare al vento i loro soldi o peggio vederli finire nelle tasche dei super manager responsabili del disastro degli ultimi mesi. Già perché così era andata con AIG, la più grande impresa assicurativa americana, che aveva incassato miliardi di soldi pubblici per evitare il crac e in buona parte li aveva trasformati, come se niente fosse, in bonus per i propri dirigenti. Ora il fatto che il Procuratore generale di New York, aprendo un inchiesta, sia riuscito a convincerli quasi tutti a restituire se non il mal tolto, di certo il mai guadagnato, è una buona notizia. Dà la misura però di quanto sia grave la malattia. Altro che influenza da curare con aspirine. (pubblicato su DNews)

lunedì 23 marzo 2009

Faccia da pugile, pasticcere.

L'ho sentito alla fine di uno dei servizi nei tg. Alla fine, in coda, l'avvocato di Karol Racz quasi di corsa ha detto "adesso spero che qualcuno lo aiuti, lui fa il pasticcere". Cioè per settimane noi l'abbiamo chiamato mostro, stupratore, anzi doppio strupratore, lo abbiamo visto in fotografia, al rallenty, nei titoli e nelle locandine, lo abbiamo poi riconosciuto come "faccia da puglie" e lo abbiamo riproposto anche quando parlavano di altri, di altri che forse chissà, erano stati loro. E nessuno ha mai voluto sapere di piu, nessuno ha cercato di capire chi fosse in realtà, se avesse avuto un lavoro, se lo stesse cercando. Ora il dettaglio del pasticcere, detto cosi di sfuggita da un avvocato, raddoppia la nostra vergogna. Riuscisse a a farlo davvero, in questo paese, vorrei andare a comperare delle paste da lui. 

Figli di

L'intervento di Debora Serracchiani all'assemblea dei giovani del Pd. Dice tante cose sensate e una soprattutto, alla fine si voti e si decida , anche solo a maggioranza. Buona fortuna.

giovedì 19 marzo 2009

Il gobbo, subito!

Viste le cose importanti dette dopo sulle multinazionali e l'Africa, appare ancora piu urgente limitare i discorsi, diciamo cosi, a braccio. Per il bene di tutti, Santità.

mercoledì 18 marzo 2009

Alberi e numeri

Non so se a Milano la politica si fa ancora a colpi di manifesti ma a Roma spesso succede. Appaiono improvvisi, a centinaia, due o tre parole scritte a caratteri cubitali, a volte lanciano anatemi, spesso ringraziano questo per dire male di quello, si rispondono a distanza convinti che tutti abbiano a mente la tal polemica che li dilania, insomma ti urlano in faccia cose mentre guidi con tutte le conseguenze del caso. Gli ultimi manifesti romani, però, vanno segnalati per la loro precisione. Perché parlano coi numeri. Si comincia con un generale “5500 alberi potati tra gennaio e febbraio”. Più in là, al semaforo si approfondisce “155 robinie in questo quartiere”, ancora cento metri di lungotevere e scopri “180 lecci qui, 250 platani lì” insomma la campagna firmata da tale comitato “Roma che rinasce” appartiene a quelle del genere fatti, o meglio numeri, non parole. Peccato però che spesso in quegli stessi numeri ci siano vere e proprie potature indiscriminate di intere vie della città. Alberi ridotti a monconi, contate anche quelli, che da anni aspettano di essere sostituiti. (pubblicato su DNews)

martedì 17 marzo 2009

Non mi sento solo

Ha detto il Papa ai giornalisti che, tutti attorno a lui nell'aereo che lo portava in Africa, lo circondavano. 

Tutti a casa

Trentasei dipendenti del comune di Portici assenteisti sono stati scoperti grazie a una telecamera. Adesso sono agli arresti. Domiciliari.

domenica 15 marzo 2009

Bravi e belli

Ora che per Mauro, Laura e Raphael tutto è finito bene si può dire. Ma quelli di Msf li scelgono con un casting come ER? 

giovedì 12 marzo 2009

Pere e mele

Ora si può essere d'accordo o no con la proposta di tassare i ricchi e dare ai poveri per far fronte all'emergenza della crisi ma è scorretto o peggio, in malafede, chi cita adesso gli evasori che sarebbero ancora una volta graziati, anzi si farebbero beffe e pernacchie di tale iniziativa. Perchè la proposta di solidarietà di Franceschini riguarda la "comunità" di coloro che pagano le tasse. Gli evasori sono fuori dalla "comunità", anzi sono ladri che rubano alla comunità i servizi comuni. Per loro ben altre ricette dovrebbero essere applicate, tipo niente polizia a proteggerli, nè strade su cui camminare, nè fogne, nè scuole, nè ospedali. Loro si, dovrebbero essere rispediti nella giungla. Dunque per favore, non mescoliamo le pere con le mele (marce).

mercoledì 11 marzo 2009

Che fortuna

Stragi in Alabama e Germania. Il giorno giusto per annunciare la proposta di sparare a 16 anni.

Paperino presidente

Diciamo la verità, il terreno è minato, meglio muoversi con gli amuleti di circostanza. Però qualcosa bisogna pur dire su questa titanica partita dell’ottimismo che il nostro capo del governo sta giocando contro tutto e contro tutti perché, saranno le coincidenze, saranno i cattivi consiglieri, certo è che il tempismo del premier rassomiglia almeno a quello di Paperino, il meno fortunato diciamo, degli eroi di Disney. Insomma non finisce di parlare a Vimercate per rassicurare “non ci sarà miseria, la crisi è grave ma non acuta” che arriva la previsione più nera mai fatta da un organismo internazionale. Il Fondo Monetario dice “Per la prima volta nel 2009 tutto il mondo si fermerà, anzi andrà indietro”. Ora si sa che spesso gli annunci di questi signori economisti, rinchiusi dentro le loro stanze a Washington, vengono accolti, dai governanti in carica, col fastidio col quale Pinocchio rispondeva al Grillo parlante. Però, qualche volta, arrendersi all’evidenza potrebbe rivelarsi saggio, coraggioso, forse anche simpatico ma soprattutto utile a scacciare stupidi cattivi pensieri. (pubblicato su DNews)

lunedì 9 marzo 2009

Che fare

Umberto Bossi:"Il piano casa va rivisto, non è che alla fine costruiamo le case per gli immigrati". Le avevamo pensate tutte per dire male del piano del governo ma adesso quasi quasi cambiamo idea.

domenica 8 marzo 2009

Una stanza in più

Uno perde il lavoro e quello gli dice allarga la casa. Se fosse solo così sarebbe una barzelletta, tipo dove vai, porto i pesci. In realtà è molto molto peggio.  

venerdì 6 marzo 2009

Segnalibro

Lo so lo faccio per caso, perchè erano perfette per il parco, quelle trenta pagine minuscole allegate al "venerdi" di oggi,  un libro nuovo di uno che non avevo mai sentito. Per questo la segnalazione per me vale doppio. Allora parlo di "Mia sorella è una foca monaca" di Christian Frascella. Per me che Fante e Carver sono i preferiti vi dico che lui li ha letti sicuro. Di più. Ho trovato il suo blog molto molto bello, aggressivo e ironico ma con le spalle grandi, e  si vedono gli scaffali dei libri dietro. Questo vi volevo dire.   

Tempismo

Il giorno in cui gli americani aprono all'Iran, gli italiani rinviano a data da destinarsi una visita ufficiale a Teheran. Una volta che avevamo fatto la mossa giusta, l'abbiamo cancellata.

mercoledì 4 marzo 2009

Si può fare

Oggi Repubblica ha dedicato interamente la seconda e la terza pagina (come per un tg i primi cinque minuti dopo i titoli) alle storie (piu di 800 raccolte via mail) di chi ha perso il lavoro. Quindi coraggio direttori, si può fare.

Elementare, Watson!

L’ultima in ordine di tempo è quella del Dna dei due rumeni arrestati per la violenza al parco della Caffarella che non corrisponde a quello degli stupratori. Imbarazzo, polemiche, tutto da rifare. Ora lasciamo perdere gli strombazzi che ci furono sulla brillante operazione della polizia che aveva assicurato alla giustizia in un batter d’occhio i responsabili di quell’orrore, il problema è davvero un altro. Fate mente locale su tutte le storiacce che hanno occupato tv e giornali fino a dove ricordate. Provate a metterle in fila e dite, in sincerità, da Cogne a Rignano Flaminio, da Garlasco a Perugia se ce n’è una dove i nostri brillanti investigatori siano arrivati a dare scacco matto al crimine in un batter d’occhio. Di più provate a ricordare se invece, tra Ris e commissari, scientifica e pm, non abbiano il più delle volte ingarbugliato la matassa al punto tale che spesso i processi, già lunghi di loro, si siano trasformati in infiniti romanzi criminali. Ora la domanda sorge spontanea: ci fosse un accordo con Porta a Porta? Si scherza, dottor Vespa, si scherza. (pubblicato su DNews)

martedì 3 marzo 2009

Come una mano


"Le fiamme erano come una mano gigantesca che poi è venuta avanti e ha preso tutti quanti loro". A memoria, cosi come l'ho sentita adesso al tg, la testimonianza di Antonio Boccuzzi l'unico operaio della squadra sopravvissuto la notte tra il 6 e il 7 dicembre 2007 all'incendio della ThyssenKrupp di Torino.   

E se

il dna dei due romeni arrestati per lo stupro del parco della Caffarella non corrisponde. 

domenica 1 marzo 2009

Pagelle

Nel libricino che Leonardo Sciascia scrisse sull'adolescenza di Giuseppe Antonio Borgese "Per un ritratto dello scrittore da giovane" a un certo punto si parla della scuola e dei voti ricevuti dal ragazzo: "10 in italiano, 9 in latino, 7 in componimento... 9 e 1/2 in contegno, 10 in cortesia". Si, Palermo, Italia, primi anni del secolo scorso, si prendevano i voti in contegno e cortesia.