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mercoledì 24 settembre 2008

Capitano, mio capitano


Mi rendo conto che parlare di dettagli a ventiquattro ore dall’ultimo ultimatum per Alitalia può sembrare irriverente e però anche quelli possono servire per capire come siamo messi e in mano a chi stiamo. Quindi eccolo, il dettaglio. Trattasi del comandante Fabio Berti, capo dei piloti dell’Anpac la potente e temutissima associazione di mestiere che per anni ha contribuito a fare dell’Alitalia quello che è diventata. Non potete non averlo notato, un fotomodello, con quel taglio di capelli perfetto per il catalogo di Postal market (che non so nemmeno se esiste più). Ebbene questo dettaglio da qualche settimana ha ricominciato anche a parlare, ha scoperto il gusto dell’esternazione secca e assertiva, quella giusta che serve per essere incastonata in un servizio del tg. In sequenza ha detto “l’accordo deve essere potabile per noi”, “ho votato Berlusconi e adesso deve intervenire”, “c’è un rischio di incidenti per il nostro stress”, “no, non è vero, non parlavo di adesso ma del futuro”. Ora comandante Berti, comunque vada a finire questa storia, ci ripensi. Torni muto. E chissà, un domani, se tornassero in voga i fotoromanzi. (pubblicato su DNews)