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giovedì 13 novembre 2008

Uomini e gorilla

Adesso sono in mezzo ai bambini, tra gli stracci che fanno da tenda, aspettando che anche qui, in questo campo profughi, arrivi qualcosa. Hanno la divisa anche loro ma non sono nè soldati del governo congolese nè ribelli. Sono rangers, guardia parco di una delle riserve naturali più preziose del mondo il Virunga park. Sotto il grande vulcano è il più antico parco nazionale africano. Solo che anche qui è arrivata la guerra, anche qui la gente è dovuta scappare dalle milizie ribelli del generale Nkunda che avanza e punta alla capitale della regione Goma. E così i rangers fanno quello che possono per uomini, donne e bambini ma non vogliono dimenticare il loro lavoro. Sono stati cacciati lontano dalla riserva dove controllavano e accudivano i gorilla di montagna "I ribelli hanno conquistato la zona dove vivono, dice il direttore del parco, non sappiamo adesso in che condizioni sono, se sono al sicuro". Di gorilla come questo, ripreso in immagini di repertorio, rimangono solo poche centinaia di esemplari al mondo. Se anche la loro storia serve a parlare di una guerra indecifrabile va bene così. Una guerra dichiarata in nome della rivincita etnica ma che invece è lotta per la conquista di miniere d'oro e di diamanti, che ha già fatto migliaia di morti e trasformato centinaia di migliaia di uomini in profughi disperati. E' una intera terra d'Africa che chiede aiuto. Uomini e gorilla. (scritto per il Tg2 delle 20,30)