
sabato 31 gennaio 2009
mercoledì 28 gennaio 2009
Prima non bere

L'isola che c'è

Diciamo la verità, Lampedusa è un’occasione unica per guardarci allo specchio. Quanto sono lontani quei giorni d’estate nei quali da una parte dell’isola sbarcavano disperati a centinaia e dall’altra si intervistavano turisti sdraiati al sole che dicevano no, qui non vediamo niente, è tutto normale. La fuga e la manifestazione dell’altro giorno, isolani e immigrati insieme, lo sciopero generale di ieri, le tensioni ma anche la solidarietà hanno squarciato il fondale di ipocrisia che relegava nel retrobottega le storie di dolore ma anche di coraggio e speranza di quegli uomini, donne e bambini arrivati dal mare. Ora tutto è possibile; che vinca la linea del governo con il suo maxicentro di pronta espulsione oppure che si trovi la strada del dialogo e dell’accoglienza, una cosa è sicura. È finita quella certa idea di plastica da depliant per cui il turismo è quello del non vedo, non sento, non so. Anzi, quasi si intravede la magica quadratura del cerchio tra turisti e viaggiatori della vita. Se solo incrociassero gli sguardi alla fine sarebbero tutti più ricchi. Forse è davvero arrivato il tempo di prenotare le vacanze su quest’isola. (pubblicato su DNews)
lunedì 26 gennaio 2009
Riconciliazione

domenica 25 gennaio 2009
mercoledì 21 gennaio 2009
Obama per tutti

L'Italia di Punta Perotti

Anche l’abbattimento non fu facile, non avvenne come per gli albergoni di Las Vegas tutto in una volta, ci furono due puntate nell’aprile di tre anni fa ma insomma, alla fine, fu un piccolo show anche quello. A Bari, dopo una disputa giudiziaria infinita, gli amministratori comunali di allora, forti di una sentenza della Cassazione che definiva abusivi i giganteschi manufatti, decisero di buttare giù gli enorni palazzi che oscuravano la vista del mare a Punta Perotti. Ambientalisti in festa sembrava una di quelle volte in cui l’Italia fa qualcosa, prova a uscire dalle secche delle cause e dei ricorsi che durano per sempre e agisce. Sbagliato, perché se di disputa infinita trattasi, arriva l’ennesima puntata. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, su ricorso dai costruttori, sostiene che la confisca dei terreni in questione ha violato il diritto alla protezione della proprietà privata. Dunque ci saranno risarcimenti, il sindaco di oggi ha detto, pronti a concordare “volumi edilizi analoghi a quelli confiscati per compensare”. Già immagino i cartelli “nuova Punta Perotti”, a due passi dal mare. (pubblicato su DNews)
domenica 18 gennaio 2009
giovedì 15 gennaio 2009
Multate quel gommone

mercoledì 14 gennaio 2009
Il telefono, la sua voce

martedì 13 gennaio 2009
Roma-Milano

lunedì 12 gennaio 2009
Libri da leggere

Democrazie

sabato 10 gennaio 2009
Quei 50 euro

giovedì 8 gennaio 2009
Obama e' tornato

Sta facendo un grande discorso sull'economia. Mena mazzate a Wall street e ai politici. A chi dice che da socialista sta diventando repubblicano consigliamo di prendere appunti.
mercoledì 7 gennaio 2009
Milk, come non eravamo

Sono curioso di vedere come reagiranno nei cinema italiani al film Milk. È la storia di uno dei primi leader del movimento gay di San Francisco che negli anni settanta si dà alla politica, diventa consigliere comunale della città, si batte non solo per i diritti civili ma anche per la qualità della vita del suo quartiere, fa una brutta fine per via di un collega psicopatico e risorge a simbolo in una struggente fiaccolata che conclude il film. Harvey Milk è interpretato da Sean Penn che si merita tutti i premi che ha ricevuto, la fotografia ci riconsegna spezzoni di quegli anni che forse avevamo solo intravisto, presi più dalla politica che dai viaggi in giro per il mondo.
Immagini che stupiscono a pensare che ci siano stati giorni così. Certo, era la mitica west coast americana ma quanti anni luce da oggi. Per questo sono curioso di vedere la nostra reazione di fronte a una storia che ora sarebbe difficile immaginare. Un omosessuale che fa politica in nome suo e di tutti, che viene votato perché gay ma anche perché vuole più scuole e giardini. Lì allora fu ucciso, da noi, allora e ora, nemmeno comincia. (pubblicato su DNews)
Immagini che stupiscono a pensare che ci siano stati giorni così. Certo, era la mitica west coast americana ma quanti anni luce da oggi. Per questo sono curioso di vedere la nostra reazione di fronte a una storia che ora sarebbe difficile immaginare. Un omosessuale che fa politica in nome suo e di tutti, che viene votato perché gay ma anche perché vuole più scuole e giardini. Lì allora fu ucciso, da noi, allora e ora, nemmeno comincia. (pubblicato su DNews)
domenica 4 gennaio 2009
Who's who

Visto da qui verrebbe voglia di dire a Panebianco che Richard Falk non sa nemmeno chi e', Panebianco.
venerdì 2 gennaio 2009
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