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mercoledì 21 ottobre 2009

Lavavetri, giocolieri e altre distrazioni

Ho fatto un piccolo calcolo prima di cominciare, ho contato il numero delle dichiarazioni che al momento di scrivere si erano già accumulate sull’argomento e così ho capito che sì, l’ordinanza su lavavetri e giocolieri del sindaco di Roma aveva già raggiunto il suo scopo, fare rumore. Così stamattina nei bar non si parla d’altro, c’è chi giura che ai semafori già non si vedono più, che ci voleva proprio questa opera di pulizia, che non se ne poteva più di questi insistenti, fastidiosi che si avvicinavano ai nostri parabrezza con trampoli e spazzoloni, intralciando noi pronti a scattare. E poi hai visto che bravo questo sindaco, per quelli “davvero” poveri niente multa di cento euro ma assistenza e servizi sociali, è così che si fa, si multano i cattivi, si cacciano i clandestini, si salvano i buoni. Insomma l’operazione è perfetta, non stiamo lì a chiedere adesso chi “davvero” pagherà le multe, come si farà a distinguere un lavavetri o un mangiafuoco “davvero” povero da uno che invece è ricco ma fa finta di arrangiarsi ai semafori, dove andranno a finire una volta cacciati dagli incroci, magari quelli del centro, alla periferia ci si pensa dopo. È cosi che deve fare una grande città, deve far sparire, allontanare dagli occhi tutto quello che ci può disturbare mentre restiamo lì, immobili, anche quando il semaforo diventa verde. Dietro quello parcheggiato in seconda fila. (pubblicato su DNews)