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mercoledì 24 marzo 2010

Pane acqua e bambini

Fossimo un paese normale in una campagna elettorale normale che deve eleggere amministratori di città, province e regioni magari potremmo appassionarci a storie come quella che arriva da un paesino in provincia di Vicenza, Montecchio Maggiore. Succede in quel di Montecchio che ieri l’altro nell’asilo comunale all’ora di pranzo, con i bambini seduti forchette e coltelli in mano, si scodella pastasciutta, secondo e contorno per tutti meno che per nove piccoli i quali si vedono depositare sul piatto un pezzo di pane. “Disposizioni del Comune” dicono all’asilo “le famiglie dei ragazzi non pagano la retta della refezione ormai da mesi” e quindi ecco l’avvertimento, pane e acqua fino a nuovo ordine. Ora immaginate la scena, il tuo vicino di banco inforca i bucatini e tu, occhi lucidi e pane nel piatto. Per fortuna, a quanto dicono le cronache, è scattata più o meno spontanea la solidarietà e i bambini con l’aiuto delle maestre si sono ridivise le porzioni offrendo agli sfortunati un poco del loro e così per quel giorno è andata. Ma il problema, a parte l’inutilmente crudele tentativo di soluzione, resta tutto lì, cosa sono i servizi sociali in un paese civile, come la crisi morde famiglie e comuni, che alternative ha un buon amministratore. Ecco, fossimo un paese normale avremmo avuto faccia a faccia dei candidati anche sulla storia di Montecchio, invece di dare i numeri su Piazza San Giovanni. (pubblicato su DNews)