http://Il tuo 5x1000 ad Amnesty International

martedì 1 luglio 2008

NY wastepaper/2

La storia della modella kazaka che si è gettata dal nono piano di un palazzo al 130 di water street. Un pezzo di mantenimento con ambientazione. Un'intervista dentro Cipriani e un panino da Columbine. La giornata potrebbe finire qui, invece c'è stata una discussione su quanto sia complicata, a farla bene, la televisione. Si parlava degli snodi narrativi, di quei pezzi di un programma in cui il conduttore o comunque l'io narrante passa da una storia all'altra. Tutti conoscono i più tradizionali, le presentazioni in studio, ma ce ne sono di più raffinati come quelli realizzati in esterno dove il luogo scelto per lo snodo assume comunque significato e quindi va cercato con cura, insomma cose complicate da un punto di vista produttivo. Buona è sembrata la soluzione che Fabio Volo ha trovato nel suo ultimo lavoro fatto qui in America. Gli snodi narrativi sono sequenze di lui che prende appunti, che passeggia, che sostanzialmente lascia intendere di riflettere su qualcosa, ben girate in luoghi sufficientemente simbolici ma altrettanto generici da poterci poi, e questa era la trovata produttiva interessante, sovrapporre, in altri tempi e luoghi, una sua voce che recita pensieri legati di volta in volta alle situazioni incontrate nel corso del programma. Insomma soluzione suggestiva e flessibile al tempo stesso. Va beh, era una discussione tecnica ma via, si era a fine giornata e la terrazza su Manhattan da sola bastava a rendere gradevole anche un convegno sul federalismo fiscale.