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mercoledì 18 febbraio 2009

Guantanamo? no, si, forse

Mettiamoci d’accordo. Niente Sanremo né crisi del PD che c’è l’ingorgo, parliamo di Guantanamo. Il supercarcere americano che sta a Cuba ha i giorni, meglio, i mesi contati. Da quasi otto anni lì sono rinchiusi, senza processo, senza accuse precise, senza confessioni, nonostante i tentativi di ottenerle con metodi poco ortodossi, i sospettati di terrorismo. Fu il simbolo dell’America di Bush, anche solo un sospetto e sparivi dal mondo. Appena eletto Obama ha annunciato, gli Stati Uniti non possono permettersi una vergogna simile, lo chiudiamo. E ha aggiunto agli alleati, aiutateci, distribuiamoci un po’ per ognuno gli ex inquilini e dimentichiamo la storia. Facile a dirsi, meno facile rispondere, almeno per l’Italia. Nelle ultime 48 ore il presidente della Camera Fini e il ministro degli Esteri Frattini hanno detto due cose diverse. Il primo, nessun detenuto di Guantanamo arriverà in Italia, il secondo, abbiamo ricevuto una lista, esamineremo caso per caso. Ora appunto, mettiamoci d’accordo. Sono solo i primi passi con la nuova America di Obama. Per favore non facciamoci riconoscere, subito. (pubblicato su DNews)