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mercoledì 10 giugno 2009

Pirati e letterine


Che l’Europa fosse lontana come chilometri e come idea lo sapevamo, che la Svezia fosse uno dei posti più lontani dell’Europa anche questo era piuttosto assodato, che infine gli svedesi abbiano spedito al parlamento europeo il partito dei pirati non fa che certificare ulteriormente la distanza siderale tra noi e loro. Brevi cenni di cronaca. Il partito dei pirati, esplicito e provocatorio, è una giovane formazione politica che vuole riformare radicalmente le leggi sulla trasparenza di internet, liberalizzare lo scambio di video, musica e informazione, modificare il diritto d’autore troppo sbilanciato –dicono- in favore dello sfruttamento economico a scapito dello sviluppo culturale della società. Ora il fatto è che i pirati, partito più popolare a Stoccolma tra gli under 30, hanno raccolto voti a sufficienza per mandare uno di loro a sedere a Strasburgo. In altre parole nella lontana Svezia non solo internet è strumento decisivo di comunicazione ma produce anche riflessi concreti sulla politica. Adesso non fate paragoni, mettiamola cosi, diciamo che da noi lo strumento decisivo di comunicazione è ancora un altro, antico ma dal fascino tuttora intatto. E anche i riflessi concreti sulla politica ci sono pure quelli. Quindi non resta che aspettare. Chissà che si diranno quando si incontreranno nella Babele di Strasburgo i pirati svedesi con le letterine nostrane. (pubblicato su DNews)