
mercoledì 30 dicembre 2009
Libri d'inverno

giovedì 24 dicembre 2009
Elogio casuale del digitale terrestre

mercoledì 16 dicembre 2009
Il clima e i suoi mandanti

sabato 5 dicembre 2009
Per capirci
mercoledì 2 dicembre 2009
Lo zero virgola e la crisi

mercoledì 18 novembre 2009
Parole, bambini, secondi.

mercoledì 4 novembre 2009
Diana, Stefano e gli altri

domenica 1 novembre 2009
mercoledì 21 ottobre 2009
Lavavetri, giocolieri e altre distrazioni

venerdì 16 ottobre 2009
Editti

"Prevedo che la metà degli italiani non pagherà il canone della Rai". Detto da lui in televisione equivale ad un annuncio più che a un avvertimento.
mercoledì 14 ottobre 2009
Somiglianze

sabato 10 ottobre 2009
Gli asinelli di Gaza e gli altri

Sembrano davvero due zebre quelli ridipinti a strisce dallo zoo palestinese per non deludere i bambini in visita. Gli asinelli in Africa sono preziosi, averne uno significa potersi muovere, trasportare le proprie cose, fuggire se necessario. "Sono fedeli fino alla morte. Soffrivano terribilimente trasportando i bambini dal Darfur al Ciad. Non avevano né cibo né acqua a sufficienza ma andavano avanti... alcuni raggiungevano stremati i campi, sentivano i bimbi scivolare giù dalla loro groppa, e cadevano stecchiti all'istante, ma non prima di aver portato a termine il loro amorevole compito" (da "Il traduttore del silenzio", Daoud Hari).
mercoledì 7 ottobre 2009
Dante padano

sabato 3 ottobre 2009
Le domande e la piazza

mercoledì 23 settembre 2009
Il dolore e i numeri

mercoledì 16 settembre 2009
Lettera alla signora E.

Da quando ha dovuto lasciare ogni camicia strappata è rimasta lì, ogni macchia difficile, e non ci sono più quegli odori, quei profumi che ci aspettano quando torniamo. Sono piccole cose lo so, ma oggi, dopo il funerale sono tornato a casa e ho provato a fare io, pollo con i peperoni. Ho lasciato il tegame coperto ad aspettarci. Stasera, quando torniamo.
domenica 13 settembre 2009
mercoledì 9 settembre 2009
Influenze

mercoledì 5 agosto 2009
mercoledì 29 luglio 2009
John e Jett

domenica 26 luglio 2009
Guerra e magliette di lana

mercoledì 22 luglio 2009
Oppio, soldati e democrazia

mercoledì 15 luglio 2009
Seconda vita

sabato 11 luglio 2009
Truman show, titoli di coda (lunghi)

venerdì 10 luglio 2009
L'applauso

mercoledì 8 luglio 2009
L'azzardo

mercoledì 1 luglio 2009
Vecchio copione nuovo finale (si spera)

martedì 30 giugno 2009
sabato 27 giugno 2009
Dopo Trieste, prima dell'Aquila.
mercoledì 24 giugno 2009
Cattivi pensieri

mercoledì 17 giugno 2009
C'è solo la strada

domenica 14 giugno 2009
Il cuore e la testa

mercoledì 10 giugno 2009
Pirati e letterine

martedì 9 giugno 2009
Le domande e i nemici

giovedì 4 giugno 2009
Le parole di Obama

mercoledì 3 giugno 2009
Miracolo a Palermo

lunedì 1 giugno 2009
A proposito del fondo toccato

mercoledì 27 maggio 2009
Quella scritta nella polvere

Quanto abbiamo scritto del terremoto? Mai abbastanza per tenere il filo del quotidiano slittare delle cose e ricordare che noi potevamo essere lì adesso, in quelle tende. Un mio amico aquilano scrive quello che gli è accaduto qualche sera fa andando a Pescara, la città dove oramai da più di un mese e mezzo migliaia di abruzzesi senza casa alloggiano in alberghi e campeggi sulla costa. Parcheggia la sua automobile nel centro della città, fa le sue cose e poi di sera quando torna a prenderla trova, sul lunotto sporco di polvere, la parola “SFOLLATO” scritta con le dita. Lui racconta questo dettaglio ai suoi amici di internet e si scatenano i commenti, quasi tutti lo rincuorano dicendo ovviamente che i miseri d’animo si trovano a tutte le latitudini, qualcuno però accenna altri dettagli di un clima che lentamente può mutare “eravamo in una pizzeria del centro della città, dice un commento, parlavamo del terremoto e ci guardavano con disprezzo”. Ecco quello che può succedere. Per questo è ora, quando la commozione si è consumata, che bisogna aprire gli occhi e non smettere di raccontare, fare in modo che la dignità composta di chi ha subito un torto dal destino e soprattutto da quelli che, per incuria o peggio, li hanno fatti abitare in case mal costruite, non si trasformi lentamente, come una dose di veleno quotidiana, in umiliazione beffarda. È ora che noi dobbiamo essere lì, come possiamo, in quelle tende. (pubblicato su DNews)
venerdì 22 maggio 2009
Universale si, ma un po' meno

mercoledì 20 maggio 2009
Migranti e migratori

martedì 19 maggio 2009
Il toro e il brandy

mercoledì 13 maggio 2009
La linea d'acqua

Prendete un righello e fatela voi una linea sull’azzurro del Mediterraneo, un poco sotto Lampedusa. Se avete la mano ferma sarà facile, avrete realizzato, almeno sull’atlante, l’ultimo modello in tema di frontiere. Ora provate a immaginare la stessa cosa in mare aperto, fatela voi una linea sull’acqua, perchè è importante, sei hai passato quella linea ti posso caricare su, dare da bere e da mangiare, se invece sei ancora al di là della linea d’acqua allora niente, ti riporto indietro, anche se vieni dall’inferno.Così oggi siamo a discutere dell’ultima variante dell’idea di confine, nel cieco tentativo di fermare un viaggio inarrestabile, quello degli uomini verso domani che sia anche solo un poco meglio di ieri. Abbiamo alzato muri, fili spinati, di più, abbiamo costruito barriere invisibili, di carta, come racconta bene Daniela De Robert nel suo ultimo libro “Frontiere nascoste”. Storie che impressionano messe una dopo l’altra, di fossati che respingono anche solo con le parole, quelle sul permesso di soggiorno che aspetti e non sai se arriverà, che magari è già scaduto “come le mozzarelle” quando dopo mesi di attesa te lo consegnano, ormai inutile. Storie che stanno dietro quella paura dell’altro sulla quale ormai combattiamo perenni campagne elettorali e dolorose guerre invincibili. Guerre che si fermano tutti insieme o si perdono da soli, disegnando confini sull’acqua. (pubblicato su DNews)
martedì 12 maggio 2009
Differenze

domenica 10 maggio 2009
giovedì 7 maggio 2009
La scuola di religione

mercoledì 6 maggio 2009
'fanculo a Gordon Lish
Italiani ad Herat

mercoledì 29 aprile 2009
Quell'abbraccio al Papa
