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mercoledì 24 dicembre 2008

Scarpe da guerra

La storia delle scarpe lanciate contro George Bush fa passi da gigante. Prima le tante proteste nelle città più lontane e diverse che anziché bruciare la bandiera americana scelgono la strada più leggiadra del gioco da baraccone, con il presidente pupazzo colpito e abbattuto da mocassini e ciabatte di ogni specie. Ora si è aggiunto il fabbricante turco che proclama: le eroiche scarpe anti Bush sono una nostra creazione, resistente e flessibile, adesso siamo sommersi dalle richieste, tanto che abbiamo dovuto assumere persone per stare dietro agli ordini da tutto il mondo. Con il paradosso che anche una ditta americana le ha commissionate per cui tra poco saranno in vendita anche a due passi dalla Casa Bianca. Infine impazzano sul web sia cartoni animati che videogiochi, scarpa contro presidente, tu provi, lui schiva e tu ritenti, fino alla vittoria. Se solo non ci fosse un giornalista che per questo va sotto processo e rischia 15 anni di carcere verrebbe voglia di dire, viva le scarpe, la prossima guerra facciamola cosi, a scarpate, che ci facciamo tutti meno male.(pubblicato su DNews)

domenica 21 dicembre 2008

Vetrine


Guardando il mio tg che si esibisce, me compreso, in una lunga pagina dedicata allo shopping di Natale si intuisce che sul tema si puo' scrivere tutto e il contrario di tutto. Si trova gente che spende e quella che tira la cinghia. Ma a tirare le somme si capisce una cosa, sempre la stessa: i ricchi ci sono e i poveri pure.

Vista da lontano


Diciamo che la direzione del PD non e' sembrata proprio storica.

mercoledì 17 dicembre 2008

"Opportunismo meschino"


Diciamo che su Fini e le leggi razziali l'Osservatore Romano ha parlato ancora piu' chiaro.

Ripensamenti benedetti

Mentre faccio la fila alla Posta, ci sono 300 numeri davanti a me, oggi si paga l'Ici mi dicono (ma non l'avevano abolita?) sento alla radio l'on.Gianfranco Fini, sì lui, il Presidente della Camera ed ex capo di An che parla delle leggi razziali varate dal fascismo. Non è la prima volta e fa bene ma questa volta si supera: è stata un’ infamia dice, alla quale gli italiani, tranne qualche luminoso esempio, non si opposero e nemmeno la Chiesa cattolica, duole dirlo, ebbe il coraggio di farlo. Sobbalzo mentre controllo lo stato della fila e ascolto le parole del Presidente del Montecitorio. In un solo discorso non solo coinvolge tutti gli italiani in una sorta di assuefazione di massa dinanzi al regime di Mussolini ma rinnova il veleno di una accusa mai archiviata nei confronti del Vaticano che non avrebbe fatto tutto il possibile per opporsi alla folle deriva razziale del nazifascismo. Che dire, dopo due ore di fila italiana in un palazzo postale stile ventennio, avanti così, sono davvero benvenuti tutti i ripensamenti, soprattutto i più straordinari. Siamo un paese di poeti santi e navigatori, in tutte le acque possibili. (pubblicato su DNews)

martedì 16 dicembre 2008

Alleanze&c.

Una cosa sola sul PD e Di Pietro. Si puo decidere di non allearsi con lui ma non è possibile non capire che Di Pietro ha preso voti di chi votava PD. Non è l'alleanza con lui che fa perdere, lui semplicemente si sta sostituendo al PD. I temi che agita Di Pietro erano e dovrebbero sempre essere parte costitutiva del PD. Legalità, etica, poveri e ricchi, morale. Cose così, cose semplici perchè se continuiamo a parlare di imprese, di industriali, sia pure giovani e moderni, nei gruppi dirigenti, di sviluppo e crescita, esattamente come dicono tutti gli altri, non si va da nessuna parte. Se inoltre aggiungiamo che il nuovo PD ha dentro uomini che fanno e si comportano esattamente come gli altri, e forse peggio, tutto diventa maledettamente chiaro e disperante. Poi ci sarebbero tante altre cose, come la simpatia e l'antipatia, per esempio. L'antipatia che provoca così, a pelle, un "giovane" come Renzi, presidente della Provincia di Firenze, il suo modo di candidarsi a cambiatore del mondo, quando poi si scopre che non è capace nemmeno di pronunciarla, la parola sinistra, ecco anche questo fa capire quanto sia difficile selezionare, costruire, rigenerare una classe dirigente all'altezza della speranza. Ma per oggi e credo anche per domani basta così.

lunedì 15 dicembre 2008

Abruzzo, Italia

Quello che temo di più adesso è l'estenuante dibattito.

domenica 14 dicembre 2008

A scarpate

Ora il fatto che Bush abbia visitato Bagdad in gran segreto, sia stato ricevuto solo dentro la zona verde, abbia visto solo le autorità e nell'unica breve conferenza stampa sia stato preso a scarpate da un giornalista dà comunque una certa misura dello stato delle cose, cinque anni dopo.

Fantasmi abruzzesi

"Ho detto che non avrei votato Costantini e questo ho mantenuto" così Ottaviano Del Turco alla camerina di un videoblogger stamattina. Ora Costantini è il candidato del centro sinistra, Del Turco, ex presidente della Regione Abruzzo è imputato di tangenti. Si potrebbe dire che è una buona notizia per il centro sinistra. Si potrebbe, in un paese normale.  

martedì 9 dicembre 2008

L'albero di piazza Syntagma

Impressiona la serie di pezzi natalizi che ci sta piovendo addosso. Natale in versione povera, da crisi economica, dove non si capisce se dobbiamo essere più sobri o invece spendere tutto quello che ci rimane, se ci rimane qualcosa, pur di rispondere si, siamo ottimisti, ce la faremo. Poi succede che mi ritrovo ad Atene dove per una di quelle combinazioni micidiali tra proteste giuste, vigliacche violenze e brutale incapacità una città e un paese sta passando un pre natale tutt’altro che di festa. Il grande colorato abete in piazza Syntagma, il cuore della capitale, davanti al parlamento si è illuminato in anticipo per le molotov che gli hanno gettato contro. E i botti finora sono stati quelli dei lacrimogeni o peggio della pistola di un poliziotto che ha sparato a un ragazzo di 15 anni. Ora non sappiamo se Atene sia l’inizio o solo un colpo isolato, quello che è sicuro è che la miscela esplosiva di disagio sociale e crisi economica è delicatissima e che ci sono quelli che soffiano sul fuoco di professione ma rispondere solo con le botte non aiuta nessuno. Nemmeno a passare un Natale alternativo. (pubblicato su DNews)

lunedì 8 dicembre 2008

Il natale di Atene

sembra come a Parigi quattro anni fa, botti e luminarie tutt'altro che finte.

venerdì 5 dicembre 2008

Auster

Se solo uno sapesse parlare delle sue piccole cose come il nonno con la nipote dell'uomo nel buio la vita sarebbe un racconto straordinario.

mercoledì 3 dicembre 2008

Opposizione da palinsesto

Altro che distinguo e facili ironie, inutile provare a fare sottili distinzioni, niente da fare è cominciata l’opposizione vera al governo Berlusconi, opposizione di tipo nuovo, tecnologicamente avanzata, modernizzante, moderatamente riformista e soprattutto a colori e in 16/9. Ci voleva l’aumento dell’Iva a Sky per vedere finalmente l’alba di un mondo nuovo, per capire che così si deve fare per contrastare politiche economiche sbagliate. Uno spot sparato a tutte le ore ci spiega che Berlusconi aumenta le tasse, che a parole vuole aiutare le famiglie invece le colpisce nel bene più caro, il pallone davanti alla tv. Ora il tragico è che tutto vero, è vero che anni e anni di regime televisivo hanno trasformato divani e televisioni in un consumo essenziale per gli italiani contemporanei. L’ironia sta tutta qui, un po’ di opposizione arriva da una variante del palinsesto. Tempo di rimediare a questa svista e tutto tornerà a sorridere, tutti a guardare gli spot -quelli veri- che dicono comprate, non siate tristi, che il vostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale… (pubblicato su DNews)

lunedì 1 dicembre 2008

Sixty seconds

Bello l'articolo di Jenner Meletti sulla spesa in un minuto. Bello e triste.