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lunedì 23 gennaio 2012

Interesse generale, chi era costui?



Difficile spiegare nei tg e nei giornali i vantaggi che potrebbero derivare dalle liberalizzazioni, molto più semplice dare voce a tutti quelli che le temono, a prescindere. Fin qui tutto chiaro. Compreso il fatto che già usare il termine astratto "liberalizzazioni" a fronte di parole concrete come tassisti, farmacisti, edicolanti crea un evidente squilibrio di comunicazione (questo lo direbbe qualunque manuale per giornalisti, ammesso che servano). Ma questa volta ci troviamo di fronte ad un problema decisamente più grande: quello di comunicare un contenuto "inedito", cioè mai culturalmente veicolato nella società italiana, dalla famiglia alla scuola e dai media meno che mai. Trattasi di identificare prima e spiegare poi che cosa sia questo incognito concetto che taluni professori, e già qui scatta una prima diffidenza, definiscono come "interesse generale". Si perchè prima ancora di entrare nel merito dei provvedimenti varati da questo strano governo, il muro che li rende quasi impermeabili ad ogni comprensione è la mancanza di abitudine dei media a costruire informazione a partire dal punto di vista del bene comune. In altre parole giornali e tv sanno perfettamente dare voce a chi difende un interesse particolare e concreto "senza la mia licenza muoio di fame" ma difficilmente si impegnano a immaginare e spiegare il possibile scenario di cambiamento che potrebbe migliorare la vita di tutta la comunità. Continuando nell'esempio dei tassisti, é facile raccogliere la tesi che "non servono più taxi perché non c'è domanda, vedete siamo fermi per ore", più difficile spiegare che se scendessero le tariffe, se fosse più facile trovarne uno rapidamente, forse molti che oggi prendono la loro macchina per muoversi potrebbero optare anche per il taxi. Ci sarebbe lavoro per più tassisti, meno inquinamento, città più vivibili. Già ma tutto questo é difficile raccontarlo con una dichiarazione più o meno urlata al microfono. Per cui continuiamo ad informare dicendo: attenzione, arrivano le incomprensibili liberalizzazioni ma, a quanto pare, nessuno le vuole.